I dati non bastano

È andato. L’abbiamo perso.
Il treno dell’uso i modelli avanzati per trovare i calciatori giusti ci è passato davanti qualche anno fa e noi siamo ancora qui a chiederci se vale la pena salirci sopra.
Di cosa sto parlando?
Pensa a quegli anni in cui l'utilizzo dei dati evento per scovare talenti faceva davvero la differenza. Chi aveva sviluppato processi di aggregazione e valutazione basati sui dati poteva prendere decisioni in modo più efficiente di tutti gli altri.
Non era più limitato a giudizi soggettivi, riusciva a quantificare il potenziale contributo di un singolo giocatore prima o meglio di chi non aveva ancora integrato i dati nel suo processo di selezione.
Non è più così.
Oggi chi non è ancora strutturato deve chiudere il gap rispetto a chi i dati li sa già usare, prima ancora di pensare a un reale vantaggio competitivo.
Ti sembra esagerato? Fatti questa domanda: se tutte le squadre di un certo livello possono accedere agli stessi dati, usare modelli simili e analizzare gli stessi parametri, dov'è il vantaggio?
In questa lettera ti spiego perché l’uso dei dati non basta più. Ti racconto come il vero vantaggio competitivo oggi non stia più nell’avere i modelli più avanzati, ma nel saperli integrare con una visione che va oltre gli approcci tradizionali.