Cosa È Successo Nel Weekend Ep.16
Le difficoltà della Juve erano emerse già nei primi minuti
Te la ricordi la Juve che portava pochi uomini sopra la linea della palla? Quella che gestiva il possesso con così tanta prudenza da mandarti fuori di testa?
Ecco, quella squadra era strutturata proprio per evitare partite come questa.
Sì, ok, contro l'Atalanta devi muoverti per creare spazi. Ma quando combini rotazioni posizionali continue con verticalizzazioni forzate, rischi di farti trovare aperta in questo modo. Soprattutto se non hai le coperture preventive a posto.
Motta dice che hanno pagato lo svantaggio iniziale. Che dopo il gol non sono riusciti a gestire la partita in modo giusto. Si sono fatti tentare. Si sono scomposti.
Sarà anche, ma la Juve si era mostrata piuttosto disordinata anche a inizio partita.
Lo si era visto già al terzo minuto: McKennie si abbassa per creare superiorità in costruzione e la palla finisce da Kelly proprio quando Locatelli attacca la profondità.
La palla di Kelly è precisa, ma lenta. La Juve usa il fraseggio a sinistra tra Locatelli, Cambiaso e Nico Gonzalez per alzarsi in massa.
Mentre il pallone finisce nuovamente sui piedi di McKennie, anche Gatti si stacca in avanti per attaccare il corridoio interno.
L’appoggio per Kolo Muani avrebbe senso, ma Ederson copre porzioni di campo che continuano a sorprendere chi gli gioca contro. Quando l’Atalanta fa suo il possesso, la Juve ha sette uomini sopra la linea della palla e poche tracce di coperture preventive.
Ok, in questo caso il tre contro due si trasforma solo in un corner - Lookman si incarta un attimo e Thuram fa in tempo a chiudergli lo specchio.
Erano però passati soltanto tre minuti e la Juve aveva già mostrato una situazione che finirà per indirizzare il corso della partita.
Lo si nota anche nei dati (sei qui anche per questo in fondo, no?).
